È opportuno e funzionale definire un protocollo di Istituto che individui tempi, luoghi, modi e protagonisti per condividere le informazioni con la famiglia (ad esempio, un modello di colloquio con la famiglia) e con la neuropsichiatria o ente che eventualmente segue l’alunno.
Si richiama anche l’importanza di correlare il tutto al Progetto di accoglienza e supporto didattico per gli alunni stranieri, proprio per evitare inutili automatismo.
È di fondamentale importanza poi comunicare, nel rispetto della volontà dei genitori o tutori del minore, il percorso dell’alunno nel passaggio tra i diversi ordini di scuola, soprattutto tra scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado e/o tra istituti diversi, segnalando almeno che nel segmento precedente era in atto un intervento specifico di supporto.