Cts Cti della provincia di Varese

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Quali situazioni di Bisogni Educativi Speciali esistono?

Nelle Linee Guida* lombarde sui BES, viene spiegato il motivo per cui non è possibile stendere un elenco esaustivo di tutte le situazioni possibili.

E’ però realizzabile e utile un elenco di massima delle difficoltà che possono determinare una situazione di Bisogno Educativo Speciale.

* “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”: concetti chiave e orientamenti per l’azione – gennaio 2014 – pagina 11

Appartengono alla categoria di alunni con BES:

  • alunni con disabilità certificata ai sensi della 104/1992;
  • alunni con disturbo specifico d’apprendimento secondo la 170/2010 e successive integrazioni, diagnosticato come previsto dalle normative;
  • alunni con deficit del linguaggio (difficoltà o assenza di articolazione della parola, difficoltà nella strutturazione del linguaggio, difficoltà nella comprensione delle strutture linguistiche, ecc.);
  • alunni con difficoltà specifica di comprensione del testo;
  • alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (risultati ai test DSA poco inferiori alle – 2 deviazioni standard);
  • alunni con disprassie e disturbo delle abilità non verbali (o Sindrome non verbale caratterizzata da una differenza di circa 20 punti tra QIV e QIP alla scala WISC o WAIS);
  • alunni con disturbi dell’attenzione, eventualmente con iperattività;
  • alunni con disturbi dei diversi tipi di memoria;
  • alunni con disagi/disturbi psicologici (forti ansietà, fobie, criticità correlate alla stima di Sé, all’identità, disturbi del comportamento alimentare…);
  • alunni con disturbi relazionali;
  • alunni con disturbi dello spettro autistico di grado lieve, qualora non rientri nelle casistiche previste dalla Legge 104;
  • alunni con funzionamento intellettivo limite (poco superiore ai 70 punti di QIT) che produce anche difficoltà di tipo metacognitivo / strategico;
  • alunni con difficoltà e penalizzazioni scolastiche a causa di situazioni di svantaggio sociale e / o economico (deprivazione di esperienze formative fondamentali; mancanza o carenza di supporto familiare; limitazioni delle opportunità sociali; …)

“… rientrano nella più ampia definizione di BES tre grandi sottocategorie… quella dello svantaggio socio-economico, linguistico, culturale…” – Direttiva Ministeriale 27/12/2012);

  • alunni con difficoltà e penalizzazioni scolastiche a causa di una competenza linguistica italiana insufficiente al lavoro scolastico
    (bisogna sottolineare che non vanno considerati gli alunni che hanno bisogno di interventi di prima alfabetizzazione: in tal senso è importante non applicare l’automatismo à alunno straniero à alunno con BES);
  • alunni che, anche temporaneamente, si trovino in situazioni di criticità e difficoltà tali da richiedere un intervento personalizzato e/o individualizzato per sostenere il loro percorso di apprendimento.